Una tappa in Abruzzo, con la Rivista Novella Cucina del Mese di Aprile 2021, per riscoprire la tradizione contadina e festeggiare la Pasqua in famiglia.
Tanti ricordi dell’infanzia che si intrecciano tra loro, i racconti di famiglia, usanze e riti che resteranno sempre nel cuore e che cercherò con tutte le mie forze di tenere stretti riproponendoli alle persone più care quando se ne presenterà l’occasione.
Avete voglia di viaggiare un pò con me e con la mia tradizione?
Ho voluto essere un po’ originale e unire la mia passione per la cucina a quella per il disegno a mano libera!
Se solo avessi più tempo a disposizione ….
E così, per festeggiare la Festa di San Valentino (e poi mia figlia si chiama Valentina) ho preparato questa speciale “Crema al cioccolato bianco e pistacchio” con una confezione speciale, ideata e disegnata da me!!!
Una delle prime volte che mi è capitato di scambiare due chiacchiere con un Molisano sulla mia passione per la cucina, mi è stato confermato che l’Abruzzo e il Molise hanno tanto in comune sulla gastronomia e sulle tradizioni culinarie. La scorsa estate ho scoperto per caso dei dolci tipici del luogo visitando Montenero di Bisaccia: sono chiamati “CELLINI” o “CELLI CHIENI” e sono ripieni di una farcia a base di mosto cotto.
In Abruzzo, invece, esistono “Li cillitt’” (gli uccelletti), farciti di marmellata d’uva, arricchita con cioccolato, mandorle e cannella (così, nella tradizione della mia famiglia): però, sono di dimensione più piccoli rispetto ai “cellini” molisani.
Dedicati a Sant’Antonio Abate (protettore degli animali e festeggiato il 17 gennaio), li cillitt’, nel Teramano (ma ormai diffusi in tutto l’Abruzzo), costituiscono il simbolo della dedizione e del rispetto dell’uomo verso il Santo, e sono accompagnati da una serie di riti propiziatori (la benedizione degli animali, per preservarli da maltrattamenti e malanni) e l’accensione dei focaracci (il fuoco). Come è facilmente intuibile, vengono chiamati così per la loro forma, che riproduce quella di un delicato uccellino.
Nella mia città, a Teramo, ogni anno, il 17 gennaio, su iniziativa dell’Associazione Culturale Teramo Nostra, dopo la celebrazione della Santa messa nella Chiesa di Sant’Antonio di Padova, viene organizzata la tradizionale benedizione degli animali, davanti a Porta Melatina.
Ogni famiglia, come mi trovo a ripetere più volte dinanzi a ricette che appartengono alla tradizione, conserva la sua, personale, con aggiunte, trucchi e segreti; anche le forme degli uccelletti sono diverse tra loro: basta scorrere in questi giorni le pagine dei più noti social…
Anche io ho approfittato della ricorrenza e, lasciandomi trasportare dalla tradizione del territorio per celebrarla degnamente, facendola così diventare un’occasione speciale, mi sono cimentata nella preparazione de li cillitt’ (anche se qualcuno mi ha detto che sembrano piuttosto dei piccioni)…
Tantissimi pomodorini infornati con spezie e polvere di nocciole abbinati a una crema di bufala e pomodorini ciliegini … non poteva mancare il basilico fresco!!!
Posso dire di essermi innamorata di questo piatto di pasta?
“Una ciambella tutta rosa” Chi mi conosce un po’ sa quanto sono romantica e quanto sia amante del colore rosa e sa anche che mi piace riempire la mia casa di fiori e colori. Beh … oggi voglio tingere la mia giornata di rosa e questa torta/ciambella fa proprio al caso mio … non lo credete anche voi?! La Ciambella alla Barbabietola, una torta soffice soffice, bella da vedere e … sono certa che anche a voi piacerà da morire … Io l’ho realizzata con il mio BimbyTM6, ma è sufficiente un minipiner e una planetaria per frullare bene gli ingredienti. La base? Barbabietola rossa già lessata e cacao amaro!!!
Io credo nel rosa. Io credo nel baciare, baciare un sacco. Io credo che ridere sia il modo migliore per bruciare calorie. Io credo nell’essere forti quando tutto sembra andare male. Io credo che le ragazze felici siano le più carine, Io credo che domani sarà un altro giorno, Ed io credo nei miracoli. (Audrey Hepburn)
Io cerco sempre di sdrammatizzare, così ho deciso di colorare il mio fine settimana di GIALLO! Un dolce light, cremoso, con zafferano, caramello integrale al pompelmo e tanti frutti di bosco!
Ma sapete cosa rappresenta il colore “giallo”?
Simboleggia la luce e la creatività, la voglia di agire, di trasformare in materia un pensiero
Una giornata tipica autunnale in cui viene voglia di restare a casa in “tenuta comoda” e gustarsi i piaceri della tavola.
L’altro giorno, in montagna, ho raccolto qualche castagna, i ceci li avevo assieme al rosmarino fresco regalatomi da una mia cara amica (anche questo d’alta quota), e così oggi a pranzo è venuta fuori questa “romantica” zuppetta!
La chicca? Il ricciolo di patata tagliato con l’attrezzino per affettare le mele e poi fritto!
Ora, però, vi voglio svelare una piccola curiosità sui “ceci” … che ho trovato sul web 😊
Quando siamo in Autunno 🍂 ho sempre il desiderio di iniziare la giornata con un dolce dai colori caldi.
Non so a voi, ma a me il colore caldo del caramello, come anche le castagne 🌰, la zucca 🎃 e le mele 🍎 mi evocano l’atmosfera autunnale.
E così, pensando al fine settimana, mi sono cimentata nella preparazione di questa torta al caramello salato … tutta “senza” … (senza glutine e senza lattosio), di piccole dimensioni, per non stufare e per essere assaporata nei due giorni di relax!
Oggi ho deciso di preparare le frittelline di pasta per pizza, con filetti di pomodoro 🍅, stracciatella di burrata, basilico fresco, olio evo e …. le magiche “Addormenta Suocere” (mandorle pralinate al peperone dolce di Altino)
Vi starete tutti chiedendo: … “Ma Carla oggi sta vaneggiando???” …
No, no, no!!!
Le “Addormenta Suocere” sono una chicca gastronomica molto sfiziosa e di nicchia rivolta nel bene, alle nuore e ai generi e, nel male, alle suocere!
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