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Carla La Contessina

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IL GIOVEDÌ?! 

A casa mia ogni tanto si mangiano gli gnocchi … e qui con i FASOLARI!

Volete sapere come fare per riconoscere se i FASOLARI che acquistate dal pescivendolo sono freschi oppure no?!

Leggete qui …

Sicuramente sul banco della pescheria li vedrete chiusi, ma, se provate a toccarli in superficie e le conchiglie si serrano di più, in modo quasi ermetico, allora significa che i fasolari sono vivi. 

Se, invece, i fasolari sono aperti, o con la conchiglia rotta, significa che sono morti, e non è garantita la loro freschezza.

Perche?! 


Quando viene pescato, il FASOLARO trattiene tra le valve una certa quantità d’acqua che gli permette di sopravvivere per alcuni giorni.

Dopo questa piccola lezione super istruttiva e furba … vi lascio: 

Lista della spesa e procedimento.

Ingredienti (per due persone):

  • 300 gr di gnocchi di patate 
  • 250 gr di pomodorini datterini gialli (e un grappolino)
  • 10 fasolari 
  • Un goccetto di vino bianco 
  • 1 peperoncino piccante
  • 1 spicchio di aglio 
  • Olio evo
  • Erbette aromatiche
  • Prezzemolo fresco

Procedimento:

Mettere l’acqua per gli gnocchi a bollire salandola leggermente.

In una padella larga versare un giro di olio evo, lo spicchio di aglio e il peperoncino intero: soffriggere appena e buttare giù i fasolari con un goccio di vino bianco, prezzemolo fresco.

Coperchiare e cuocere  2/3 minuti. Aggiungere i pomodorini interi e cuocere per altri 5/6 minuti.

In una teglia da forno adagiare il grappolo di pomodorini datterini interi, e condire con le erbette, l’olio e il sale. Cuocere per qualche minuto a 200 gradi. 

Appena cotti i fasolari, toglierli temporaneamente dalla pentola e frullare i pomodorini fino a farli diventare una crema. Riaggiungere i fasolari, riscaldare  il condimento e tuffare gli gnocchi già cotti. 

Mantecare e impiattare. Decorare con il grappolo di pomodorini e il prezzemolo fresco (come in foto). Servire caldi.

E’ una delle tante colazioni che viene consumata nella mia Regione, in Abruzzo, soprattutto da tutti quelli che hanno deciso di arrivare a sfiorare la soglia dei 100 anni d’età  …

“PANE con UOVA e PEPERONI” o, come si dice qui dalle mie parti : “Pipindune e ove” 

Lo ritengo uno dei piatti contadini più sfiziosi in assoluto … di quelli che riescono a farti fare pace con il mondo intero … insomma … una specie di droga 😀 … nel senso che assaggiati una volta, non ne puoi più fare a meno! 

Voglio lasciarvi la ricetta super veloce qui … ma vi ricordo che potete trovare le altre ricette dei nostri CENTENARI ABRUZZESI e tipiche dello SDIJUNO nella rivista del mese di Giugno 2022 Novella Cucina in edicola!!! 

Buona colazione!!!


Ingredienti (per due persone):

  • 800 gr di peperoni rossi cornetto
  • 4 uova
  • olio EVO
  • Sale
  • Pepe
  • 1/2 cipolla bianca

Preparazione:

Lavare bene i peperoni, tagliarli a striscioline larghe 2 cm.

In una padella capiente soffriggere la cipolla tagliata a pezzetti o a fettine sottili, con 4 cucchiai d’olio evo.

Unire i peperoni e lasciare soffriggere per qualche minuto, coperchiare e cuocere per circa venti minuti, regolando di sale al termine della cottura. 

In un recipiente sbattere le uova con pepe e sale.

Unire l’uovo ai peperoni e girare velocemente.

Continuare la cottura a fiamma bassa per 5/7 minuti fino a far rapprendere l’uovo, girando di tanto in tanto.

Servire. 

Curiosità: qualcuno aggiunge ai peperoni anche le patate fritte tagliate a tocchetti. 

 

Chi è capace di preparare delle ROSE così ?!

Solo un’ARTISTA … AMARO.

E così sono nate queste meravigliose ROSE DEL DESERTO con gocce di cioccolata, farina di cocco e i Corn Flakes di mio figlio … fantasticamente artisitiche …

Un Elisir di 33 erbe e spezie combinate tra loro, una ricetta antica (1860) ritrovata in un vecchio baule in soffitta, un po’ di fantasia e di ingredienti …


Ingredienti (per circa 20 biscotti):

  • 80 gr di zucchero semolato 
  • 80 gr di olio di semi
  • 250 gr di farina 00
  • 100 gr di farina di cocco
  • 40 gr di gocce di cioccolato fondente
  • 2 uova
  • 1 bicchierino di AMARO ARTISTA 
  • 2 cucchiaini di polvere di cacao amaro (da utilizzare come zucchero a velo)
  • Cornflakes qb (ho usato i Nestle fitness integrali e cioccolato)
  • 1 bustina di Lievito in Polvere per Dolci

Preparazione:

Frullare uova e zucchero e poi aggiungere l’AMARO ARTISTA, l’olio di semi, le farine, le gocce e il lievito in polvere; mescolare, aiutandosi con un robot da cucina, così da ottenere un impasto morbido. Far riposare in frigo 15 minuti coperto con pellicola.
Prelevarne un primo cucchiaio e formare una pallina un po’ schiacciata; rotolarla sui cornflakes siaremati in un piatto piano è appoggiarla su una teglia rivestita di carta da forno e proseguire fino a terminare l’impasto. Le palline devono essere distanziate tra loro. 

Cuocere in forno preriscaldato a 180°C per circa 20 minuti. Lasciar raffreddare.

Per chi vuole, aggiungere il cacao in polvere.

Siamo a Carnevale, è vero… ma per arrivare a Pasqua manca veramente pochissimo!

Voglio precorrere i tempi… anche in cucina bisogna sapersi organizzare, come in tutte le cose. Questa è una prova, ben riuscita, della Pizza di Pasqua al formaggio 🧀 marchigiana. 

E’ una torta salata morbida e alta, dal sapore deciso (per la presenza di un misto di formaggi stagionati come pecorino e parmigiano, e di un formaggio morbido e filante tagliato a cubetti come l’emmental). 

Un piacere, per me, aver potuto raccontare nel Blog di Cookpad la mia città, Teramo, e anche l’Abruzzo, attraverso un piatto della tradizione. 

Poter tornare indietro negli anni, ritrovarmi immersa nei ricordi di famiglia, quando eravamo in tanti seduti a tavola a ridere e scherzare davanti a pietanze favolose. 

Non lo dimenticherò mai … 😍

Voglio raccontarlo anche qui …

“L’Abruzzo, Teramo e il Cacio Fritto al Tartufo nero”

Un viaggio nella cucina Abruzzese, iniziando da uno degli antipasti più famosi: il “Cacio fritto” (formaggio fritto).

Certo, non parliamo sicuramente di un piatto leggero, da inseirire nelle diete povere di grassi, ma, ogni tanto qualche strappo alla regola si deve pur fare. E con questo piatto tipico della tradizione contadina, goloso e gustoso, stiamo andando nella giusta direzione. 

Domenica mattina…

Missione “Albero di Natale” compiuta.

Ora devo dedicarmi al Presepe. Conservo tantissimi pezzi di quello di ceramica di THUN: sicuramente molti di voi lo conosceranno. 

Mi ha sempre rasserenato osservare i volti dei personaggi e degli angioletti: la loro bocca a forma di cuore come se stessero per sussurrarti qualcosa. 

Anno dopo anno l’arrivo di nuovi personaggi: il pastore, la contadina con la conca, la bambina e il bambino che giocano insieme, la pecorella, …