Voglio raccontare un po’ delle mie cene “a lume di candela”
Non chiedetemi dove l’avevo letto … ricordo soltanto che l’idea mi piacque subito!
Di cosa sto parlando!?
Di organizzare ogni sabato sera, a casa, in famiglia e durante il lockdown, una cena raffinata, dalla preparazione del piatto a quella della tavola, per cercare di superare i momenti difficili, tenersi impegnati e, al tempo stesso, non dimenticare che dalle situazioni negative, a volte, possono nascere cose positive, uniche e irripetibili!
E dopo circa un anno di sabato sera trascorsi ai fornelli, tra le mura di casa, alle prese con piatti, stoviglie, tovaglie preziose, menu nuovi e colorati, frutta e verdura di stagione, spezie profumate, immersa in un’atmosfera intima e familiare … vi confesso che non mi sono pentita!
E lo rifarei senza esitazione!
Anzi, prima o poi tutto questo credo che lo rimpiangerò, nonostante la fatica e l’impegno considerevole e, a volte, le lamentele e le critiche della mia famiglia (chi non voleva il pesce, chi non mangiava quel tipo di verdura, chi voleva una cucina più tradizionale e non innovativa e diversa, …).
Voglio lasciare qui nel mio “blog di cucina” qualche immagine, per non dimenticare questi momenti … e, anche qualche simpatico aneddoto!
Le candele e i fiori sempre a tavola, che cambiavano colore a seconda del tema della serata … mio marito che non riusciva a vedere mio figlio seduto al suo lato opposto per la presenza del vaso di fiori (che, trascorsi i primi cinque minuti, veniva preso e spostato altrove); le candele “accese” che impedivano movimenti liberi tra le portate e l’immancabile e conseguente “puzza” di pollo bruciato 😁
La pizza al piatto da asporto di “Paolo” (una pizzeria vicino casa) ordinata dai miei figli, perché il menu della sera non era di completo gradimento …
Ma tutto questo ha fatto parte del gioco … e mi sono divertita …