Ho voluto essere un po’ originale e unire la mia passione per la cucina a quella per il disegno a mano libera!
Se solo avessi più tempo a disposizione ….
E così, per festeggiare la Festa di San Valentino (e poi mia figlia si chiama Valentina) ho preparato questa speciale “Crema al cioccolato bianco e pistacchio” con una confezione speciale, ideata e disegnata da me!!!
“Una ciambella tutta rosa” Chi mi conosce un po’ sa quanto sono romantica e quanto sia amante del colore rosa e sa anche che mi piace riempire la mia casa di fiori e colori. Beh … oggi voglio tingere la mia giornata di rosa e questa torta/ciambella fa proprio al caso mio … non lo credete anche voi?! La Ciambella alla Barbabietola, una torta soffice soffice, bella da vedere e … sono certa che anche a voi piacerà da morire … Io l’ho realizzata con il mio BimbyTM6, ma è sufficiente un minipiner e una planetaria per frullare bene gli ingredienti. La base? Barbabietola rossa già lessata e cacao amaro!!!
Io credo nel rosa. Io credo nel baciare, baciare un sacco. Io credo che ridere sia il modo migliore per bruciare calorie. Io credo nell’essere forti quando tutto sembra andare male. Io credo che le ragazze felici siano le più carine, Io credo che domani sarà un altro giorno, Ed io credo nei miracoli. (Audrey Hepburn)
Ieri sera ho dato il meglio di me stessa: mio marito, a sorpresa, mi ha “regalato” un kg di trippa (già pulita e parzialmente sbollentata) e, per non ripetere sempre la stessa ricetta (quella alla teramana), mi sono cimentata in due versioni: la Trippa alla Fiorentina e la Trippa alla Milanese.
Beh, adoro Milano, e questo piatto l’ho realizzato veramente con il cuore.
Preciso che le versioni sono tante… io ne ho scelta una e spero non offenda nessuno!
“Ogni famiglia conserva la propria tradizione” … siete d’accordo con me?
E poi ho scoperto che a Milano la trippa è chiamata “busecca”.
“La busecca era un piatto povero, tipico contadino e consumato nelle occasioni importanti, soprattutto la notte di Natale, quando i contadini si riunivano nelle stalle dopo la messa di mezzanotte. Veniva preparata anche in occasione delle fiere e dei mercati del bestiame”.
Ingredienti (per 4 persone):
1 kg di trippa
1/2 cipolla media
1 gambo di sedano
1 carota
4 cucchiai di passata di pomodoro
Acqua calda qb
1 scatoladi Fagioli bianchi di Spagna (già lessati)
100 gr di Pancetta tesa a listarelle
Salvia
Bacche di ginepro
Chiodi di garofano
Pepe nero
Sale
Olioevo
30 gr di burro
Procedimento:
Tagliare la trippa a striscioline sottili (io la prendo già pulita e sbollentata).
In un tegame ampio soffriggere olio evo e burro, il trito di cipolla, sedano e carota. Aggiungere la pancetta tesa a fettine e lasciare soffriggere per due/tre minuti.
Inserire la trippa, mescolare e poi gli odori. Aggiustare di sale e, dopo circa 5 minuti, aggiungere la passata di pomodoro. Mescolare e coperchiare.
Versare, durante la cottura e all’occorrenza, un po’ di acqua calda.
Cuocere, a fuoco moderato, per circa un’ora e mezza. Un quarto d’ora prima di spegnere il fuoco, aggiungere i fagioli scolati e mescolare.
P.S. Servire la trippa alla milanese in ciotole di terracotta, accompagnandola con crostini di pane e un ampia spolverata di formaggio grattugiato (io ho usato il parmigiano).
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