Ho voluto essere un po’ originale e unire la mia passione per la cucina a quella per il disegno a mano libera!
Se solo avessi più tempo a disposizione ….
E così, per festeggiare la Festa di San Valentino (e poi mia figlia si chiama Valentina) ho preparato questa speciale “Crema al cioccolato bianco e pistacchio” con una confezione speciale, ideata e disegnata da me!!!
Tantissimi pomodorini infornati con spezie e polvere di nocciole abbinati a una crema di bufala e pomodorini ciliegini … non poteva mancare il basilico fresco!!!
Posso dire di essermi innamorata di questo piatto di pasta?
Io cerco sempre di sdrammatizzare, così ho deciso di colorare il mio fine settimana di GIALLO! Un dolce light, cremoso, con zafferano, caramello integrale al pompelmo e tanti frutti di bosco!
Ma sapete cosa rappresenta il colore “giallo”?
Simboleggia la luce e la creatività, la voglia di agire, di trasformare in materia un pensiero
Una giornata tipica autunnale in cui viene voglia di restare a casa in “tenuta comoda” e gustarsi i piaceri della tavola.
L’altro giorno, in montagna, ho raccolto qualche castagna, i ceci li avevo assieme al rosmarino fresco regalatomi da una mia cara amica (anche questo d’alta quota), e così oggi a pranzo è venuta fuori questa “romantica” zuppetta!
La chicca? Il ricciolo di patata tagliato con l’attrezzino per affettare le mele e poi fritto!
Ora, però, vi voglio svelare una piccola curiosità sui “ceci” … che ho trovato sul web 😊
Sapete che le “pallotte cacio e uova” abruzzesi hanno “le gemelle” nel territorio molisano? Io l’ho scoperto per caso … curiosando un po’ nelle tradizioni della Regione. Si chiamano però ‘U’ Scescille o Sciscille di Termoli‘. Hanno una forma allungata e sono preparate con pane raffermo e formaggio (il pecorino rigatino) e sono comunque espressione di una cucina povera, inventata per non sprecare e buttare gli avanzi. Le “scescille” o “sciscille” del Molise non sono fritte, ma cotte direttamente nel sugo di pomodoro e sono tipiche della zona costiera molisana (tipiche della città di Termoli), dove, una volta, venivano servite per accompagnare la famosa zuppa di pesce.
Ingredienti:
3 uova
180 g di caciocavallo di Capracotta
130 g di mollica di pane raffermo
1 mazzetto di prezzemolo
1 cipolla rossa
250 g di pomodori San Marzano tritati
olio evo
sale
pepe
qualche foglia di basilico (per il sugo)
1 peperone rosso
Procedimento:
Per le polpette: sbattere in una ciotola capiente le uova assieme al caciocavallo sbriciolato; tritare al mixer la mollica di pane raffermo assieme al prezzemolo e unire il tutto al composto di uova e caciocavallo, assieme ad un filo di olio evo; aggiustare di sale e pepe. Far riposare l’impasto in frigo per un’ora, coperto da pellicola trasparente.
Quando il tempo di riposo dell’impasto sarà quasi terminato, preparare il sugo: tritare la cipolla e soffriggerlo in un ampio tegame con l’olio evo, aggiungere il peperone tritato e, dopo un paio di minuti, aggiungere i pomodori tritati; aggiustare di sale e pepe, unire 1 bicchiere di acqua e lasciare cuocere per circa 20 minuti, allungando con altra acqua se necessario (è fondamentale che il sugo sia “lento”).
Mentre il sugo cuoce, con l’impasto formare le “scescille”, dando loro una forma allungata e compattandole benissimo.
Adagiare le polpette nel sugo, che non dovrà mai restare troppo asciutto e cuocere per circa 15 minuti, girandole di tanto in tanto (se troppo asciutto, aggiungere acqua).
A fine cottura aggiungere qualche foglia di basilico fresco e servire subito.
Ho sempre pensato ai “Cantuccini” come biscottini dolci da abbinare al vin Santo…
In realtà non mi sbagliavo!
Ma come per tutte le cose, anche in cucina regna il “PANTA REI” … cioè, il “TUTTO SCORRE” … dove le ricette, anche quelle della tradizione, sono sempre in continua evoluzione (vuoi nell’aggiunta di un ingrediente o nel solo impiattamento).
Lo stesso vale per i CANTUCCINI … qui nella versione salata, come dei veri e propri stuzzichini, con pistacchi e mandorle, da abbinare a salse saporite o affettati e salumi … o da spiluccare assieme a un buon bicchiere di vino rosso (io proporrei un Montepulciano, perché dentro ho aggiunto anche il pecorino abruzzese)!!!
Naturalmente: libero sfogo alla fantasia: le noci al posto di mandorle e pistacchi, il pecorino romano al posto dell’abruzzese …
La Ricetta è molto facile e veloce: basta mescolare insieme tutti gli ingredienti!!
Ingredienti (per circa 20 cantuccini):
250 gr di farina 00
80 ml di olio Evo
2 uova intere
80 gr di pecorino abruzzese tritato semi stagionato
100 gr di mandorle e pistacchi
1/2 bustina di lievito per torte salate
1 pizzico di sale
Procedimento:
Disporre in un mixer farina, lievito e sale. Mescolare ad alta velocità per ottenere una sabbiatura. Aggiungere il formaggio e le uova; mescolare ancora pochi secondi fino ad ottenere un impasto malleabile.
Infine aggiungere le mandole e pistacchi interi.
Dividere l’impasto a metà. Realizzare due filoncini di circa 5 cm di diametro e disporli in una teglia foderata di carta da forno. Far riposare in frigorifero per circa 30 minuti.
Scaldare il forno a 180° e cuocere gli sfiloncini nella parte centrale per circa 20 minuti, fino a quando non diventano dorati.
Tirarli fuori dal forno e affettarli con un coltello affilato a circa 2 cm (altrimenti c’è il rischio che si rompano).
Farli cuocere una seconda volta in forno (sempre nella parte centrale) a 180° per circa 10 minuti.
Sfornate appena dorati e, prima di servirli, lasciarli raffreddare fuori dalla teglia per almeno 3/4 ore.
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