Per questo splendido risotto primaverile devo ringraziare Cristiana dell’Azienda DICRISTIANA – Eccellenze Biologiche Italiane.
Il Cru n. 6 “L’identità e i sentori di questi chicchi nascono dal campo più piccolo dell’azienda, l’eccellenza in un solo ettaro
E poi, devo ringraziarla perché grazie al suo riso carnaroli classico biologico è riuscita (devo ammettere, senza eccessivi sforzi) a rendere parte attiva del mio scatto con il RISOTTO anche mio marito!!! ☺️
Un traguardo importante da non tralasciare!
Grazie ancora … e prestissimo assaggerò tutto il resto del pacco ricevuto, coinvolgendo sicuramente per cena qualche cara amica!
San Valentino 💌 la festa di chi è innamorato … di tutto … anche della vita, del cibo e … dei RISOTTI !!
Voglio continuare così … con il suggerirvi un’altra idea di risotto, per stupire … ricordandovi che sul nuovo numero di Novella Cucina ci sono ben quattro miei risotti cucinati con la frutta 🍈 🍊, la storia di una meravigliosa realtà La Strada del Riso dei Tre Fiumi e il racconto di Cristiana Sartori (DiCristiana – Riso Bio), Presidente di questo progetto ambizioso e appassionata della sua terra … e del suo riso 🌾
Qui un risotto speciale … con Cavolo Capuccio Viola, noci e crescenza … un sapore delicatissimo e un colore meraviglioso …
Ma lo sapete che ?!?!?
Cristiana Sartori, agronoma, titolare dell’Azienda Agricola DICRISTIANA e Presidente della Strada del Riso dei Tre Fiumi (Ticino, Sesìa e Po), mi ribadisce che “si tratta di un’iniziativa pensata e creata da e per gli amanti del riso, a cui stanno aderendo 23 Comuni e 46 realtà associative e consortili, con l’obiettivo di valorizzare e far crescere il territorio attraverso la creazione di una carta dei risi le cui varietà differiscono a seconda della zona di coltivazione e delle differenti tipologie di suolo”.
Con i risotti si può mettere in campo tutta la propria creatività! Sono delle enormi tele all’nterno delle quali puoi creare e colorare tutto quallo che senti e che vuoi…
Sarà che sono un’amante del riso, soprattutto quando parliamo di riso di qualità.
Qui un carnaroli classico, con l’aggiunta di fiori di lavanda e zest (scorza) di limone.
Se non avete del prosecco per sfumare il riso tostato, potete tranquillamente utilizzare del vino bianco secco.
Ingredienti per 4 persone:
240 gr di riso carnaroli
2 cucchiani di fiori di lavanda essiccati edibili
80 gr di caprino di vacca
buccia grattugiata di limone non trattato
brodo vegetale qb
1 cucchiaio di trito per soffritto
Pepe
Prosecco o Vino bianco (una spruzzata)
un pezzettino di burro
Procedimento:
Mettere sul fornello una padella di medie dimensioni, far soffriggere il burro con il soffritto e aggiungere il riso per farlo tostare circa un minuto. Versare il prosecco o il vino e sfumare.
Versare in una piccola quantità di brodo vegetale caldo la lavanda e lasciarla in infuzione per 5/6 minuti; filtrare il brodo aromatizzato e aggiungerlo al riso saltato. Aggiungere poi, il restante brodo vegetale poco alla volta e mescolare. Coperchiare e cuocere, circa venti minuti (se usate la pentola a pressione, dal sibilo circa 9 minuti, dipende da riso). Un minuto prima della fine della cottura del riso, aggiungere la scorza grattugiata di limone e il caprino. Mantecare e impiattare come in foto. Aggiungere qualche fiore di lavanda, il pepe e un pò di scorza di limone grattugiata. Servire.
Alla #familydinner dell’altra sera, per le tante cose cucinate, non ho preparato il risotto in programma (quello ai peperoni con il peperone ripieno)…
Mi spiego …
Prendendo spunto da un risottino preparato da Cristiana Sartori (Azienda DICRISTIANA) non tanto tempo fa … ho pensato di preparare un delicato risotto ai peperoni e parmigiano, però collocando al centro (prima di servirlo) un piccolo peperone tondo ripieno.
E, anche se in un secondo momento, il risotto è stato realizzato ed è piaciuta o tanto, ma proprio tanto.
Ingredienti (per due persone):
180 gr di riso carnaroli
2 piccoli Peperoni (verde e giallo)
60 gr di parmigiano grattugiato
2 peperoni tondi piccoli
1 uovo intero
Brodo vegetale qb
Cipolla bianca piccola
Pepe
Vino bianco (una spruzzata)
Olio evo
Prezzemolo
Rosmarino
Olio per friggere (i peperoni)
Procedimento:
Friggere i peperoni gialli e verde tagliati a pezzetti e metterli da parte.
Mettere sul fornello una padella di medie dimensioni, far soffriggere l’olio con parte della cipolla tagliata sottilmente e aggiungere il riso per farlo tostare circa un minuto. Versare il vino e sfumare.
Versare il brodo vegetale poco alla volta e mescolare. Coperchiare e cuocere, circa venti minuti (se usate la pentola a pressione, dal sibilo circa 9 minuti, dipende da riso). A parte pulire i peperoni piccoli, togliendo la parte superiore e privandoli dei semi. A parte sbattere l’uovo con 1 cucchiaio di parmigiano, il pepe, il prezzemolo, la cipolla rimasta tagliata a pezzettini e aggiustare di sale. Farcire i peperoni, coprirli con la loro parte superiore e infornare per 15 minuti irrorandoli con un filo di olio evo e sale. Un minuto prima della fine della cottura del riso, aggiungere i peperoni e il rosmarino fresco. Infine il parmigiano rimasto. Mantecare e impiattare come in foto, con il peperone farcito al centro.
Chi ha voglia di fare con me un salto in Lombardia e assaggiare un delicato risotto alla milanese?
Con la mia ultima rivista di enogastronomia “In Viaggio per l’Italia … con Carla La Contessina” ho girato “virtualmente” in lungo e in largo la Regione Lombardia; ho conosciuto aziende, prodotti, persone cordiali che amano la loro terra e ne sanno valorizzare al meglio i prodotti.
Come poteva non essere presente nella rivista il tipico risotto color dell’oro, con zafferano e midollo? Io l’ho impreziosito ancora un pò aggiungendo il tartufo nero estivo …
La nascita del piatto meneghino parrebbe sia legata al Duomo di Milano. Siamo nell’anno 1574 e il Maestro Valerio di Fiandra è impegnato a realizzare le maestose vetrate della Cattedrale assieme al suo aiutante di nome Zafferano (chiamato così per avere l’abitudine di aggiungere sempre ai suoi colori una punta della spezia pregiatissima). Il Maestro, così, lo prendeva sempre in giro, dicendogli che per via della sua strana abitudine, prima o poi avrebbe messo lo zafferano anche nei piatti …). Fu proprio in occasione delle nozze della figlia del Maestro, che Zafferano chiese al cuoco di fare una variazione sul risotto, aggiungendo una punta della spezia pregiata!
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