Abbiamo già detto che la provincia di Teramo è piuttosto vasta (si estende per quasi 2000 km quadrati), vantando una costa adriatica piuttosto importante, in cui si affacciano sette località balneari, con litorali sabbiosi e clima mediterraneo, dove fioriscono oleandri, palme e pini marittimi.
Il mio cuore appartiene da sempre a Giulianova (essendo per metà giuliese), le cui origini risalgono all’antica Castrum Novum, colonia romana importante per l’attività commerciale. Ma di Giulianova apprezzo molto, oltre alla spiaggia ampia e sabbiosa, ai numerosi stabilimenti balneari e alla sua importante storia, gli innumerevoli manicaretti a base di pesce e non solo, tra cui il Brodetto, che se la batte con quello Vastese, le alici scottadito, la Zuppa di Pasqua (di cui vi svelerò la ricetta di famiglia in un’altra occasione), il brodo con il San Pietro e il piccato di alici per condire la pasta.
Elencherei innumerevoli altri piatti prelibati, che appartengono alla tradizione culinaria di famiglia, ma descrivere e raccontare il Brodetto alla Giuliese mi sembra piuttosto scontato.